Fashion
14 maggio 2025

Binoche incanta a Cannes: è l'ultima diva sedotta dal foulard

Usato come velo oppure annodato al collo. Il foulard aggiunge sempre un tocco di stile. La Binoche (ma non solo) insegna.

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Al Festival di Cannes, dove ogni dettaglio è un racconto, la madrina Juliette Binoche ha saputo conquistare i riflettori non solo con la sua consueta eleganza, ma con un accessorio che ha fatto la differenza: un foulard.

Avvolto con naturalezza sul capo, leggermente scivolato su una spalla, il foulard ha restituito quell’allure francese sofisticata e senza sforzo che da sempre contraddistingue l’attrice.

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Credit: Getty Images

Minimalista ma con un tocco chic, la madrina ha sfoggiato un inedito completo pantaloni con il capo coperto da una sorta di velo.

È un richiamo alla tradizione, alle dive anni ’60 che sfilavano sulla Croisette con morbide sete svolazzanti.

Binoche lo indossa oggi come ieri: con grazia, consapevolezza e disinvoltura.

È protagonista delle tendenze di questa primavera/estate e sposa l’estetica di quell’old money look che da qualche tempo spopola sul web e porta con sé uno charme d’altri tempi.

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Credit: Launchmetrics.com/Spotlight

Il foulard, l’accessorio che non sempre è stato apprezzato come dovrebbe, ha finalmente trovato la sua rivincita nel mondo dello styling.

Annodato intorno al collo, usato come fascia per capelli, al posto della cintura o per impreziosire la borsa, in questa stagione è diventato il dettaglio colorato e fantasioso che rende ogni look più interessante.

Il foulard: uno scampolo di tessuto che attraversa il mondo

Benché sia un semplice quadrato di stoffa, il foulard, in seta, cotone o lino, è capace di evocare storie che attraversano i secoli e i confini geografici e lo trasformano ogni volta in qualcosa di nuovo: simbolo, accessorio o elemento funzionale.

Il Medio Oriente è forse il luogo dove questo scampolo di tessuto assume un significato identitario più profondo.

Qui, sotto forma di hijab, rappresenta il copricapo più usato dalle donne per esprimere riservatezza, appartenenza culturale e, in molti casi, spiritualità.

Ogni nodo, ogni piega, racconta un gesto di identità.

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Styling di un Hijab dallo street style dell’ultima Milano Fashion Week Credit: Getty Images

Anche in Africa, i foulard, spesso legati in modo artistico sul capo, hanno un valore simbolico molto importante.

Il modo in cui vengono acconciati e i tessuti, cerimoniali o quotidiani, con cui vengo fabbricati, raccontano lo status sociale, l’età o i momenti più importanti della vita di una donna.

In India, dove spesso viene intrecciato con il dupatta, il lungo velo indossato con il tradizionale abito, fa parte del guardaroba femminile (e talvolta anche maschile) di ogni ceto sociale.

Oggi, reinterpretato anche in contesti urbani e contemporanei, il foulard in India fonde quella grazia e quella praticità che anche Maria Grazia Chiuri per Dior ha voluto portare in passerella per il suo omaggio ai métiers d’art di Mumbai nella sua Cruise Collection 2023 ai piedi del Taj Mahal.

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DIOR CRUISE 2023 Credit: Launchmetrics.com/Spotlight

Ad altre latitudini, ovvero nei Paesi più freddi, come la Russia o l’Europa dell’Est, il foulard, spesso di lana e ricamato, è invece un elemento allo stesso funzionale e sacro che dalle campagne nelle festività raggiunge anche le metropoli.

Ma, in questo viaggio intorno al mondo, è in occidente che, il foulard diventa oggetto di uno styling più poliedrico che si allontana dalla tradizione per avvicinarsi alla moda già a partire dagli Anni 50 quando a Parigi, annodato al collo, diventa simbolo di raffinatezza.

Questo gesto reso celebre dalle dive del cinema e dalle maison tramanda fino ai nostri giorni una modalità di incorniciare il viso, ad esempio con un carré Hermès, sinonimo di un’eleganza discreta e senza tempo.

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Gli attori Sean Connery e Tania Mallet sul set del film 'Goldfinger' (1964) Credit: Getty Images

Con la cultura hippie e i mitici look Anni 70, il foulard, trova nuove fantasiose sperimentazioni e comincia a essere portato annodato tra i capelli, al polso, sulla borsa, come cintura o sopra un baseball cap facendo definitivamente il suo ingresso nel mondo dello streetwear…. Consacrando questo piccolo pezzo di tessuto nell’icona che racconta chi siamo, da dove veniamo, e come scegliamo di mostrarci al mondo.

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Il foulard must-have di questa Primavera/Estate

Oltre al formato più noto, il carré (90 x 90 centimetri), il foulard per questa primavera/estate cambia forma, con l’introduzione da parte di certe maison di moda, Hermès prima fra tutti, del Twilly, ovvero un foulard lungo e stretto che può arrivare anche a 120 centimetri e alto non più di 5, diventa l’alleato perfetto per impreziosire hair-styling, borse e pochette o come sostituto garbato della cintura.

Tra stampe floreali, motivi geometrici e fantasiosi, colori pastelli o in effetto color block sui toni pastello … che foulard mania sia!

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