Venezia 82: Emma Stone incanta, George Clooney dà buca (per ora). Il secondo giorno al Lido tra star, risate e riflessioni
Se Emma ha conquistato tutti con la sua solita grazia magnetica, Clooney ha dovuto dare forfait alla conferenza stampa per via di una sinusite. Speranze altissime, però, per vederlo sul red carpet in serata
La seconda giornata della Mostra del Cinema si accende con il ritorno di due nomi amatissimi dal pubblico: Emma Stone e George Clooney.
Un’edizione che li vede protagonisti con due film molto attesi, tra ironia e introspezione.

Emma Stone: regina del Lido, tra premi, alieni e Lanthimos
Per Emma Stone, il Lido è ormai casa. Il suo primo tappeto rosso veneziano risale al 2014, con Birdman di Alejandro G. Iñárritu. Da lì, una scalata costante: nel 2016 conquista la Coppa Volpi con La La Land, lo stesso film che le varrà poi l’Oscar come miglior attrice.
Nel 2023 è tornata in grande stile con Povere Creature! Sempre al fianco di Yorgos Lanthimos, trionfando ancora: Leone d’Oro a Venezia, e secondo Oscar per lei, e l’inizio di un sodalizio artistico sempre più intenso con il regista greco. Dopo The Favourite, Povere Creature! e Kinds of Kindness (presentato a Cannes nel 2024), eccoli di nuovo insieme in Bugonia.

Bugonia: alieni, teorie del complotto e una CEO "fuori dal mondo"
Nel film, Stone è Michelle, CEO di una potente multinazionale farmaceutica rapita da due complottisti che credono sia un’aliena venuta a distruggere la Terra. Un racconto folle e attualissimo che gioca con paranoia, disinformazione e il caos del nostro tempo. In cui la domanda è: chi sono i veri alieni? E gli esseri umani non fanno una gran figura…
In conferenza stampa, Emma Stone ha ammesso:
«Credo negli alieni, davvero. Pensare che siamo soli nell’universo è un’idea un po’ narcisistica». Ha poi parlato del suo amore per Carl Sagan – «una delle persone più straordinarie mai esistite» – e della libertà creativa che Lanthimos le concede: «Con Yorgos non mi sento mai in gabbia. È un regista che ti fa esplorare senza paura». Foto

Jesse Plemons, co-protagonista, ha scherzato: «Girare con Yorgos è un’esperienza aliena... e non solo per il film». Lanthimos, dal canto suo, ha raccontato come il progetto sia nato dalla volontà di rileggere un cult sudcoreano del 2003 (Jigureul Jikyeora!) con il suo tocco surreale e destabilizzante:
«Mi piace lavorare su ciò che è imprevedibile. La commedia, il dramma, il grottesco… tutto si mescola».
Jay Kelly: senza Clooney, ma con cuore e humour
Se Bugonia gioca con l’assurdo, Jay Kelly va dritto al cuore. Diretto da Noah Baumbach, è una commedia dolceamara che racconta il rapporto tra una star di Hollywood (interpretata da George Clooney) e il suo manager (Adam Sandler), alle prese con un tour promozionale che si trasforma in un viaggio di autoanalisi, in cui è grande protagonista l'Italia.
Il divo e il suo agente, infatti, trascorreranno due giorni di riflessioni, litigi, crisi esistenziali e imbarazzanti tributi ad un festival in Toscana.

Con Clooney assente per sinusite, i riflettori si sono spostati su un emozionato Adam Sandler, affiancato da Laura Dern, Billy Crudup, Emily Mortimer e dallo stesso regista. Sandler ha sorpreso tutti con un momento di sincera commozione:
«Girando questo film ho ripensato a tanti momenti della mia vita. Ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie. Mi manca già anche il set. E mi mancano loro. Emily, sei una meraviglia. Noah, grazie per questo regalo».
Laura Dern, magnetica e divertita, ha rivelato:
«Ho detto sì al film appena Noah mi ha detto "ciao". E poi volevo raccontare la storia di tutte le persone che stanno dietro le quinte: come la mia addetta stampa, che è con me da quando avevo 11 anni».
Tra alieni, identità e nostalgia
Diversissimi tra loro, ma uniti da una riflessione profonda sull’identità e sulle relazioni, Bugonia e Jay Kelly hanno regalato al Lido una giornata intensa, tra sorrisi, riflessioni e momenti di grande cinema.
E mentre tutti attendono l'arrivo sul red carpet di George Clooney, una cosa è certa: Emma Stone ha già vinto il cuore di Venezia – di nuovo.
Leggi anche:
Venezia 82, la cerimonia di inaugurazione: stelle, emozioni e una Grazia tutta italiana
Contenuti consigliati
- fashion
Milano Fashion Week SS26: VIP, cantanti e top model in scena
Da David Beckham a Mariacarla Boscono, star internazionali, cantanti e influencer hanno illuminato i front row e dato forma alle visioni dei grandi brand della settimana della moda
- fashion
Milano Fashion Week SS26: in scena il romanticismo dark di Blumarine e l’artigianalità composta di Tod’s
Nel quarto giorno di sfilate milanesi sorprende il clima gotico creato da David Koma nella sua seconda prova con il marchio modenese.
- entertainment
La musica conquista il cinema: Queen, Springsteen e Piero Pelù protagonisti sul grande schermo
Tra film-concerto, biopic e documentario, l’autunno 2025 porta nelle sale italiane tre appuntamenti imperdibili: Queen. Rock Montreal in 4K, Springsteen – Liberami dal nulla e Piero Pelù – Rumore Dentro
- beauty
7 fragranze al mandarino per celebrare l’arrivo dell’autunno
Le note del dolcissimo frutto di novembre ispirano creazioni originali e raffinate
- fashion
Milano Fashion Week SS26: è il turno di Max Mara, Genny, Boss, Moschino e MM6 Maison Margiela
La settimana della moda milanese continua a far parlare di sé con la sua proposta per la Primavera/Estate 2026
- Lifestyle
Dove mangiare e bere durante la Fashion Week: i 10 nuovi indirizzi top a Milano
Nuovi ristoranti, cocktail bar e rooftop panoramici a Milano: gli indirizzi imperdibili appena inaugurati per vivere al meglio il weekend della settimana della moda
- Fashion
Milano Fashion Week SS26: Roberto Cavalli, il bagliore dell’oro come simbolo di regalità
Fausto Puglisi celebra uno spirito anticonformista e libero
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Emporio Armani, un’eredità che continua anche senza il suo re
Per la prima volta nella storia, il Gruppo Armani porta in passerella la sfilata del brand senza il suo storico fondatore. Un’assenza tangibile, ma non nella sostanza della collezione: l’heritage della casa di moda è più vivo che mai
- fashion
Milano Fashion Week SS26: l’anticonformismo di Prada, tra eleganza e funzionalità
Una praticità concettuale e autentica, che sposa il minimalismo come stato d’essere insieme a uno spettro completo di colori e dettagli, senza rinunciare alla raffinatezza e all’inconfondibile nonchalance della donna Prada
- beauty
Tonico esfoliante, come usarlo per levigare e illuminare la pelle con delicatezza
È la soluzione perfetta per chi è ancora alle prime armi con acidi & co. Ma anche per chi desidera perfezionare l’incarnato con dolcezza
- fashion
Black Carpet Awards 2025, da Naomi Campbell a Tamu McPherson: vincitori e protagonisti della serata
Al Teatro Manzoni di Milano in scena la terza edizione della manifestazione organizzata da Afro Fashion Association che celebra diversità, inclusione e talento
- lifestyle
Escher torna a Milano: al MUDEC un viaggio tra arte, matematica e sogno
Dopo dieci anni di assenza, Maurits Cornelis Escher torna protagonista a Milano. Dal 25 settembre all’8 febbraio 2026, il MUDEC dedica al maestro olandese un grande progetto espositivo
- Fashion
Milano Fashion Week SS26: in scena Luisa Beccaria, Missoni ed Etro
Il secondo giorno porta con sé abiti romantici, look che esaltano il comfort e creazioni dinamiche
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Fendi, la vera eleganza italiana nel dna della maison
Prosegue l’eredità stilistica di Silvia Venturini Fendi, la cui collezione eleva alla massima espressione il virtuosismo della maison. Con il colore, i tagli sartoriali, lo styling. E soprattutto, con la cifra stilistica unica che la distingue
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Antonio Marras porta in passerella il Bloomsbury Group
La nuova collezione Primavera Estate 2026 dello stilista sardo ci trasporta in un'estate degli anni Venti. Un dialogo tra tradizione sarda, arte contemporanea e contaminazioni internazionali
- Fashion
Milano Fashion Week SS26: Jil Sander, il debutto di Simone Bellotti e il ritorno alle origini della maison
La prima collezione di Simone Bellotti per Jil Sander è un tripudio di femminilità
- entertainment
Zucchero compie 70 anni: un mito tra musica e stile
Il 25 settembre Zucchero compie 70 anni e si conferma icona di stile e di musica: voce roca, cappelli, giacche e stivali hanno costruito un’estetica unica quanto le sue canzoni. Dal blues emiliano ai palchi mondiali, ha trasformato autenticità e imperfezione in mito collettivo.
- entertainment
Addio a Claudia Cardinale: l’ultima diva che vestì il sogno italiano
Con lei se ne va una delle ultime vere dive del Novecento, capace di incarnare lo splendore mediterraneo e la forza di un talento che ha attraversato epoche e continenti
- fashion
Milano Fashion Week SS26: aprono le danze Diesel, Alberta Ferretti e Iceberg
Giorno 1, i grandi designer conquistano con le loro collezioni e una festa a cielo aperto
- X-STYLE PER CAROLINA HERRERA
Carolina Herrera sfila per la prima volta a Madrid e svela la nuova essenza di Good Girl
X-STYLE PER CAROLINA HERRERA
- fashion
Giorgio Armani, 50 anni di stile in mostra alla Pinacoteca di Brera
A distanza di poche settimane dalla scomparsa di Re Giorgio, Milano torna a emozionarsi per il suo stilista più iconico con una mostra senza precedenti.
- fashion
Milano Fashion Week SS26, Diesel: la moda è una caccia al tesoro
Diesel ribalta (ancora una volta) le regole: niente passerella, ma una “Egg Hunt” urbana che svela 55 look SS26 dentro maxi uova trasparenti
- entertainment
Bad Bunny entra nella storia con la performance più vista di sempre
Dalla rivoluzionaria residency a Porto Rico, fino alle campagne con Gucci, Adidas e Calvin Klein, Bad Bunny si conferma non solo star della musica latina ma icona globale. Tra cappelli ispirati alla tradizione portoricana, merch come il Sapo Concho e look genderless sul red carpet, il suo immaginario ha ridefinito i confini tra musica, moda e cultura pop
- entertainment
Seven: 30 anni di un thriller cult dall’estetica oscura
Uscito il 22 settembre 1995, Seven ha ridefinito l’estetica oscura degli anni ’90 con fotografia desaturata, titoli disturbanti e costumi anti-glamour. Trent’anni dopo, resta un cult capace di trasformare il buio urbano in linguaggio visivo universale