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06 settembre 2025

Parigi si accende di design: Maison&Objet e la Design Week 2025

Dalla fiera al cuore della città, un viaggio tra mostre, installazioni e nuovi talenti: ecco cosa non perdere a settembre nella capitale francese

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Parigi si accende di design: Maison&Objet e la Design Week 2025
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Parigi a settembre è un invito a perdersi nel design. Tutto comincia al Parc des Expositions Paris Nord Villepinte, cuore pulsante di Maison&Objet.

Qui, tra i 2.500 marchi arrivati da 145 Paesi, si può passare da un prototipo visionario a un pezzo già destinato a diventare iconico, attraversando le sei aree tematiche che raccontano l’universo dell’abitare, dal Cook & Share al Craft – métiers d’art, fino al Fragrance & Wellness.

Il consiglio? Concedersi tempo per le conferenze: sono l’occasione giusta per intuire dove sta andando l’interior design di domani.

Ma Maison&Objet non si ferma ai padiglioni fieristici: la città intera si accende.

Se amate le nuove generazioni, fate rotta verso la Paris Design Week Factory: 130 creativi, emergenti e affermati, che parlano con linguaggi freschi, sperimentali, spesso sorprendenti.

Qui è facile scoprire il nome che troverete tra i grandi domani.

Non mancano le celebrazioni: il 2025 segna il centenario dell’Art Déco, e Parigi gli rende omaggio con mostre e installazioni diffuse.

Da vedere assolutamente la collezione Lalique dedicata all’elemento Aria, e l’esposizione Oh My Laine! che racconta la filiera della lana francese con leggerezza e poesia.

Segnate anche il nuovo France Design Impact Award, presieduto da Mathieu Lehanneur (un vero big per i francesi e non solo, pensate solo che è stato l’ideatore delle torce e dei bracieri durante le Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024) premia progetti capaci di cambiare davvero il quotidiano, ricordandoci che il design non è solo bellezza, ma anche responsabilità. Usciti dalla fiera, lasciatevi guidare dalla città.

All’Istituto Svedese il vetro torna protagonista, tra installazioni che sembrano caramelle giganti e collage inaspettati. All’Hôtel de la Marine, Jérémy Pradier-Jeauneau costruisce un labirinto fatto di mobili e oggetti ritrovati: perfetto per chi ama curiosare tra pezzi d’autore e tesori nascosti.

Non perdete gli specchi rotanti di Sophia Taillet al Museo della Caccia e della Natura, che trasformano il cortile in un palcoscenico in continuo movimento – se capitate il 7 settembre, fermatevi per la performance dal vivo.

Per chi ama le collezioni, la mostra 1000 vases è un passaggio obbligato: centinaia di pezzi da oltre 60 Paesi, un giro del mondo condensato in forme e colori.

E per chi cerca emozioni monumentali, la Bastiglia ospita i coralli tessili di Aude Franjou: fibre di lino intrecciate a mano, che raccontano la rivoluzione e la rinascita.

Gli appassionati di sperimentazione non possono mancare alla galleria Poggi, dove Grégory Granados espone specchi convessi e sculture cinetiche, mentre chi ama l’atmosfera collettiva deve segnare il saluto di POUSH ad Aubervilliers: una grande mostra che mescola arte, design e utilità.

Infine, per chi vuole portarsi a casa l’idea di un design raro e prezioso, il Grand Tour nel Marais apre le sue porte a ColAAb, con edizioni speciali e pezzi unici.

Parigi, a settembre, è così: un mosaico che unisce fiere e gallerie, mostre e installazioni, sperimentazione e memoria.

Il miglior consiglio? Non seguire solo il calendario, ma il vostro istinto: lasciate che siano le strade, gli incontri e i dettagli a comporre il vostro personale itinerario del design.

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