Fiocchi, la tendenza per un autunno-inverno bon ton
La stagione fredda si prospetta all’insegna di un’allure childish e rètro, con i fiocchi che tornano a catalizzare l’attenzione, tra abiti e giacche, scarpe e borse per look impacchettati e chic
I fiocchi, l’accessorio bon ton per eccellenza, sono tra i protagonisti della stagione autunno-inverno alle porte. Le griffe più prestigiose, da Giambattista Valli a Chanel, fino a Givenchy, Jil Sander o Louis Vuitton li propongono per donare ai propri look quel quid da “brava ragazza” che piace sempre, per una stagione fredda all’insegna del bow style.
Giacche, cappotti, abiti, maglie, scarpe: le decorazioni boho chic spuntano ovunque. Così, lo stile “buone maniere” abbraccia anche le mises più audaci e originali, donando agli outfit un’allure childish e classy. Bijoux e borse seguono il disegno del romantico bow e anche i capelli si adornano dando vita a beauty styling principeschi.

In versione micro, media o oversize, da Chanel i fiocchi ornano - singoli o in serie - minidress e maglie, ricreando la silhouette della perfetta ragazza bon ton; e camicie, bluse, cappotti, giacche, borse e scarpe sono completati ed “impacchettati” con nastri di velluto o raso allacciati sotto il mento.

Stessa atmosfera nell’universo glamour di Giambattista Valli, che sfila con abiti dalla raffinatezza massima. Givenchy porta in scena grandi fiocchi che abbracciano vita e collo, come quelli di Carolina Herrera, appariscenti in versione over.

Prada chiude le camicie a fiocco e modella su questo disegno anche la maglieria. Stesso mood segue il brand Acne Studios, che propone anche abitini leggeri con nastrini al collo - come quelli disegnati dalla maison Louis Vuitton, le lavallière – ed orecchini a tema, che rendono la mise un vero dono. Melius abundare, quam deficere per Jil Sander, che ricopre di fiocchetti abiti total black and white.

Il designer inglese Richard Quinn decora i suoi abiti sfarzosi e brillanti con bow classici o dal centro adornato con fiori plastici, ricreando un mondo magico. Principesco quello di Luisa Beccaria, in cui i fiocchi adornano capi ed acconciature, in un perfetto stile fiabesco.

Borse e sciarpe si plasmano sull'idea del fiocco, come da Vivetta, che unisce questa forma a quella delle mani e crea scarpette che esibiscono i fiocchi come fossero ciliegine sulla torta.

Anche Ungaro trasforma le proprie ballerine, arricchendole di nastri, ovviamente con fiocco alla caviglia, che riprende a sua volta il nastrino come al collo.

Uno stile raffinato ed elegante, per la fashioniste più romantiche sia dentro che fuori.
Le origini del fiocco: dall’Oriente a Versailles
Stile bon ton e strisce di tessuto arrotolate a formare un centro compatto, due alette e nastrini pendenti. I fiocchi piacciono a tutte, dalle più piccole alle più grandi, e anche gli uomini, nella storia, ne sono andati pazzi.
Ma dove e quando inizia a diffondersi questa moda? In primis, il fiocco si diffonde nel mondo orientale. In passato, infatti, secondo i dettami di questa cultura, questo accessorio rappresentava un vero e proprio dono da offrire alle divinità. Si può immaginare un articolo più prezioso?
Nel 1600 nelle corti europee è flocon mania! È nel 1700, però, che a Versailles – regno di tendenze imitate dalla nobiltà europea - diventa un vero proprio must-have. La Regina Maria Antonietta è anche Sovrana di eleganza e stile, ma i trend maschili non sono da meno.
Prima di lei, Luigi XIV, il Re Sole è l’emblema dell’attenzione al culto d’immagine – come la intendiamo noi – e al dettaglio. Un esempio? Il famoso ritratto in cui posa con un abito di corte e pelliccia di ermellino, con ai piedi scarpe bianche con un particolare iper-fashion: i fiocchetti rossi.

Si dice che il Sovrano impazzisse per questo accessorio, ritenendolo un simbolo di bellezza e sfarzo. Nascono così anche le spille a fiocco con le cocche rivolte verso il basso, create dal gioielliere di corte Gilles Légaré, con intrecciati all’interno nastri di tessuto.
Nel 1800 il fiocco passa dall’essere un accessorio vezzoso e modaiolo a simbolo estetico distintivo scelto da intellettuali e artisti, portando alla nascita della lavallière - la versione che nasce dall’avvolgere un nastro su se stesso - emblema di libertà ed emancipazione.
Star… coi fiocchi
Anche il cinema non rinuncia ai fiocchi e l’esempio più fashion e dall’allure retrò – atmosfera con cui il bow va a braccetto – arriva da un’icona del cinema francese, l’attrice Brigitte Bardot, che negli Anni '50 amava indossarlo tra i capelli, supportato da una fascetta.

E ora, sul red carpet della 82esima Mostra del Cinema di Venezia, l’attrice Naomi Watts - splendente a fianco del marito e collega Billy Crudup, presente al lido per il film Jay Kelly - esibisce in vita un grande fiocco nero plissettato in taffetà, a decorazione di un abito nude Custom Made realizzato da Maison Valentino, nato dalla creatività del Direttore Creativo Alessandro Michele. L’abito, rifinito con accessori Valentino Garavani, senza spalline e con scollatura a cuore, brilla con paillettes multicolor e ricami floreali. Il fiocco, quid in più, rende il look bon ton e originale allo stesso tempo.

Come lei, Amanda Seyfreid conquista il tappeto rosso del Festival indossando una creazione Prada: l’abito è blu scuro lungo con gonna a ruota e senza spalline, su cui spicca un vivace fiocco rosso. Una scia di grandi bottoni segna il capo sul davanti. Il choker al collo e il beauty look raccolto esaltano la figura dell'attrice.

Una moda senza tempo, che oltrepassa secoli e generazioni, ma garantisce sempre look… con i fiocchi.
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