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04 luglio 2025

Cosa non perdere a Videocittà, il festival della cultura digitale

Al Gazometro di Roma l’immagine in movimento diventa arte, tra performer e musicisti

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C’è da perdersi tra proiezioni, musica ed esperienze immersive. Fino a domenica 6 luglio, nel contesto industriale del Gazometro di Roma, prenderà forma Videocittà 2025, l'osservatorio audiovisivo - ideato e fondato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich - nato nel 2018 per fareconoscere le potenzialità delle immagini in movimento e promuovere la filiera produttiva dell’audiovisivo.

1 Videocitta 2024
Credit: Courtesy Press Office

Artisti e professionisti del settore da tutto il mondo sono pronti a stupire un pubblico trasversale. Tra gli artisti più attesi c'è Lawrence Lek, vincitore del Frieze Artist Award 2024 e inserito da Time tra le 100 personalità più influenti nel campo dell’intelligenza artificiale. I protagonisti delle sue opere- un intreccio tra film, videogiochi e paesaggi sonori elettronici - sono intelligenze artificiali, automobili senzienti e satelliti che provano emozioni umane.

Lawrence Lek (c) Ilyes Griyeb Courtesy-ArtBasel
Credit: Courtesy Press Office

E poi Federica Di Pietrantonio che attraverso pittura, videoarte, installazione e web design esplora il confine tra reale e virtuale. Il suo è un universo popolato da comunità digitali, hikikomori e gold farmers.

E per la prima volta in Italia arriva #ALPHALOOP_VR, un’esperienza immersiva in realtà aumentata che accoglie sei spettatori alla volta in un rituale tecno-sciamanico, firmata dall’artista e performer francese Adelin Schweitzer.

Ci sarà spazio anche per la musica, che si accenderà sotto il Gazometro con Victoria de Angelis, la bassista dei Maneskin, il compositore elettronico Max Cooper e Caribou, il produttore e dj canadese tra i più visionari della scena contemporanea che presenterà il suo album Honey.

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Credit: Courtesy Press Office

Questa grande mistura di visioni e suoni prenderà forma sotto l’installazione dedicata al sole come fonte di vita, energia e trasformazione. Firmata dall’artista Quayola, l’opera trasformerà il Gazometro in uno spettacolo di albe e tramonti digitali, con centinaia di fasci luminosi guidati da un braccio robotico, in una danza di geometrie sempre in movimento.

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Credit: Courtesy Press Office

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