X-STYLE PER LEXUS
02 settembre 2025

Lexus al Lido, tre motorizzazioni, due valori un unico obiettivo: making luxury personal, ovvero far scegliere al cliente la soluzione più adatta al suo stile di vita

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La pellicola gira nel proiettore. In sala durante la preapertura cala il silenzio. Sullo schermo, Origin, The Venetian Lagoon di Yann Arthus-Bertrand racconta la laguna di Venezia come un organismo fragile e straordinario, sospeso tra acqua e cielo, natura e architettura. È un invito a guardare con occhi nuovi, a cogliere l’equilibrio sottile tra uomo e ambiente. Sul red carpet del Lungomare Marconi, la scena si apre con un’altra forma di armonia: quella della flotta elettrificata Lexus. Presenze leggere e sofisticate che accompagneranno le star della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con passo silenzioso e spirito profondo. Un viaggio tra cinema e design, tradizione e futuro, dove Lexus interpreta concetti cardine della cultura giapponese: Takumi e Omotenashi.

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Un maestro Takumi di Lexus durante le fasi di controllo qualità: l’eccellenza artigianale giapponese applicata all’automotive. (Crediti: Lexus Italia)

Gli artigiani Takumi e la perfezione del gesto: il Tazuna concept

C'è un'immagine che torna alla mente, come un fermo immagine scolpito nel tempo: Lord Byron a cavallo, che cavalca le dune del Lido nel XIX secolo. Non c'è ancora il Circolo Ippico, ma già lì nasce quell'idea di armonia tra corpo, natura e controllo. Un'idea che Lexus ha tradotto nel concetto di Tazuna, redini in giapponese, che vuole realizzare in auto lo stesso rapporto tra cavaliere e cavallo e realizzato dalla maestria artigianale dei maestri Takumi: ingegneri di grande esperienza che, dopo oltre 60.000 ore di esperienza, progettano con le mani, gli occhi e l’intuito.

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A bordo della Lexus LBX, il concetto di Tazuna – “redini” in giapponese – porta tutti i comandi a portata di mano, per un’interazione naturale tra guidatore e vettura. (Crediti: Lexus Italia)

Nel gesto preciso di un Takumi (maestro artigiano), ogni cucitura è una poesia. Così nell‘LBX, la più compatta tra le Lexus, ogni dettaglio esprime cura artigianale. Le sue proporzioni sono agili, ma nulla è lasciato al caso. Il full hybrid o ibrido completo regala efficienza, ma senza rinunciare all'anima. Come un cavallo da dressage, l‘LBX è addestrata per muoversi con eleganza anche nei percorsi più urbani.

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La nuova Lexus NX450H+, che riduce fino al 50% il gap di costo tra i modelli Full Hybrid e i corrispondenti Plug-in Hybrid. (Crediti: Lexus Italia)

Più avanti, troviamo l’NX con motorizzazione plug-in hybrid, amichevolmente chiamato ibrido alla spina: un ponte tra passato e futuro. Con lei il silenzio si fa potenza e la potenza, discrezione. Anche qui i maestri Takumi hanno cesellato un abitacolo pensato per esprimere controllo intuitivo, design funzionale e sensazione di dominio sereno: è il Tazuna, la metafora delle briglie, che permette a chi è al volante di avere un rapporto con l’auto diretto, fluido ed intuitivo.

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La Lexus RZ, primo SUV 100% elettrico del brand, presente al Lido in occasione dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. (Crediti: Lexus Italia)

Infine, l’RZ, 100% elettrica, incarna il futuro puro. La sua linea netta, quasi cinematografica, racconta di una nuova era. Zero emissioni, ma tante emozioni. Con RZ Lexus cavalca la transizione ecologica non con timore, ma con la consapevolezza di chi conosce bene la strada.

NB: la strategia multitecnologica di Lexus ha lo scopo finale di abbattere l’unico vero nemico, la “CO2”, rendendo disponibile la motorizzazione giusta (tra Full Hybrid, Plug-in Hybrid e BEV) per ciascun Cliente in funzione dei suoi bisogni in termini di mobilità.

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Un gesto della cerimonia del tè, simbolo dell’Omotenashi: l’antica arte giapponese dell’ospitalità, basata su attenzione, rispetto e accoglienza autentica. (Crediti: Lexus Italia)

Omotenashi: ospitare come un’arte

Mentre le vetture Lexus scorrono tra le luci dei fotografi e l’eco delle interviste, è impossibile non pensare alla tradizione dell’Omotenashi, l’antica arte dell’ospitalità giapponese intesa come attenzione profonda, rispetto e accoglienza autentica. Una filosofia che si ritrova nelle camere affacciate sul mare dell’Hotel Excelsior, dove le star soggiornano circondate da dettagli raffinati e servizi invisibili ma efficaci, mentre il vicino Des Bains, in attesa di una nuova vita, continua a evocare l’eleganza di un’epoca passata.

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La facciata in stile moresco dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, iconico palcoscenico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. (Crediti: Hotel Excelsior)

L’Omotenashi è ciò che Lexus ha portato in ogni vettura: comfort che precede il bisogno, materiali scelti per il piacere dei sensi, tecnologie intuitive che non si impongono ma accompagnano. «L’NX, ad esempio, il nostro cavallo di battaglia e nostro primo ibrido plug-in, accoglie i passeggeri come un maggiordomo silenzioso. L’RZ, nativa elettrica, offre pre-climatizzazione dell’abitacolo prima dell’arrivo. E l’LBX, con le sue dimensioni compatte, sorprende con uno spazio interno armonioso e sensoriale, dove anche la luce è progettata per accogliere» ci spiega Paolo Moroni, direttore di Lexus Italia.

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Omotenashi in chiave contemporanea: i nuovi interni della Lexus ES richiamano i legni delle tradizionali abitazioni giapponesi, come il sugi (cedro giapponese) e l’hinoki (cipresso), simboli di armonia e accoglienza. (Crediti: Lexus Italia)

Come le iconiche capanne in legno della spiaggia del Lido, ordinate e perfette, ogni Lexus è un microcosmo di attenzione, un luogo dove l’ospite si sente a casa anche se è in viaggio. Omotenashi è anche questo: rendere straordinario ciò che è quotidiano.

Dove tutto si incontra: il Lido, il cinema, Lexus

Il Lungomare Marconi, con i suoi hotel storici e il leggendario Palazzo del Cinema, è il luogo dove si incrociano storie, visioni e sguardi. Lexus si inserisce in questo racconto come presenza discreta ma significativa, come una colonna sonora che non si nota subito ma che emoziona.

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Il Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, sede ufficiale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. (Crediti: Getty)

Ogni anno, il Festival è anche un rito di passaggio: per gli attori, per i registi, per gli spettatori. Lexus ne interpreta il linguaggio con le sue auto come fossero protagonisti: eleganti, silenziose, capaci di emozionare senza parole.

E allora, come diceva un vecchio critico, «la macchina da presa guarda, ma il cuore vede». E nel riflesso di un LBX sulla sabbia dorata, in una curva elegante dell’RZ sui lunghi viali alberati o nel silenzio vellutato di NX che accompagna un premio Oscar all’Excelsior, è chiaro che anche la mobilità può farsi arte.

Perché al Lido, ogni dettaglio conta. E ogni dettaglio Lexus è già una storia.

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