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27 settembre 2025

Lady Gaga e Michael Polansky: l’amore raccontato attraverso lo stile

Dal post Instagram per i 42 anni di Michael Polansky ai red carpet di Venezia: la popstar e l’imprenditore hanno costruito un’estetica di coppia che vive di contrasti, tra il drama-couture di lei e la sobrietà sartoriale di lui

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Lady Gaga e Michael Polansky alla Première di "Joker Folie à Deux" al Cineworld Leicester Square Credits Getty Images

“È il mio giorno preferito dell’anno”: con queste parole Lady Gaga ha celebrato i 42 anni di Michael Polansky, il compagno con cui condivide da tempo non solo la vita privata, ma anche un’estetica di coppia precisa, riconoscibile e sempre più studiata. Il post Instagram che la popstar ha dedicato al fidanzato è fatto di scatti intimi, sorrisi e abbracci. Immagini che, pur immerse nella quotidianità, raccontano molto più di un semplice legame sentimentale: perché con Gaga nulla è mai soltanto privato, nemmeno l’amore. Ogni gesto, ogni abito, ogni scatto diventa parte di una narrazione visiva.

Due estetiche in dialogo

Da un lato c’è Gaga, la donna che ha trasformato la moda in linguaggio. Il suo corpo è da sempre un palcoscenico, una tela su cui disegnare alter ego e visioni. Microshort e stivali platform per un pranzo in città, completi in lattice, silhouette futuristiche e cappelli scultorei per un’uscita pubblica, couture drammatico per i red carpet. La sua estetica è mutevole, teatrale, spesso estrema, ma sempre coerente con l’idea che la moda non sia semplice ornamento, bensì performance. Dall’altro lato c’è Michael Polansky, imprenditore tech di San Francisco, che incarna la sobrietà. I suoi look sono studiati ma non gridati: jeans tagliati alla perfezione, blazer essenziali, maglioni in palette neutre. Una sartorialità discreta, che rifugge dal clamore per abbracciare un’eleganza minimalista. Con lui il concetto di stile si fa cornice, non protagonista: l’uomo che non cerca di rubare la scena, ma di darle equilibrio.

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Brendan Gleeson, Baz Luhrmann, Lady Gaga e Michael Polansky alla Première di JOKER: FOLIE À DEUX al Sunset Tower Credits Getty Images

Questi due mondi apparentemente lontani non si scontrano mai. Al contrario, si completano. Il tuxedo nero di Polansky diventa il contrappunto perfetto a un abito Dior scultoreo; la sua camicia bianca sottolinea, con la stessa forza di un fondale teatrale, gli occhiali oversize o le piume drammatiche della popstar. La coppia non cerca l’uniformità, ma la tensione estetica che nasce dalle differenze.

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Michael Polansky e Lady Gaga al red carpet "Joker: Folie à Deux" della 81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia Credits Getty Images

L’arte di non uniformarsi

Negli ultimi anni il “twinning look” è diventato un fenomeno globale: coppie di celebrity che si vestono coordinate, replicando lo stesso colore o lo stesso taglio. Gaga e Polansky scelgono un’altra strada. Non c’è la ricerca di un gemellaggio visivo, ma piuttosto la costruzione di un’armonia fatta di differenze. È un’estetica della dissonanza che funziona: Gaga osa, Polansky misura. Lei spinge sul dramma, lui sull’essenzialità. Ne nasce un racconto a due voci, in cui ogni comparsa pubblica è una pagina di moda da leggere con attenzione. Più che partner di look, sono partner di linguaggio. La loro relazione non detta regole di tendenza, ma mostra come il vero stile, in amore, non sia copiare, bensì completare.

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Lady Gaga e Michael Polansky, Venezia, Italia Credits Getty Images

L’intimità come statement fashion

Il compleanno di Polansky segna un punto di svolta narrativo. Nel post condiviso da Gaga non ci sono abiti couture, tappeti rossi o occhiali futuristici: solo sorrisi e momenti di normalità. Ma anche questa è moda. È l’arte di indossare la semplicità come un lusso, di trasformare il quotidiano in una scelta estetica. In un mondo dove ogni apparenza è studiata, mostrare il privato diventa una dichiarazione di stile ancora più potente. È la conferma che Lady Gaga non è solo la sacerdotessa dell’eccesso, ma anche una donna capace di rendere iconico un maglione semplice, una camicia senza tempo, una foto in salotto. È qui che Polansky diventa non solo il compagno discreto, ma il custode di quello spazio dove Gaga può spogliarsi del personaggio e restare semplicemente sé stessa.

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Lady Gaga e Michael Polansky, New York Credits Getty Images

Un guardaroba condiviso

La storia di Gaga e Polansky può essere letta come un armadio a due piani. Nel primo, i tacchi vertiginosi, i corsetti teatrali, le piume, le armature couture. Nel secondo, le sneakers minimal, il cashmere grigio, il denim essenziale. Non è un guardaroba uniforme, ma un guardaroba complementare. Il loro amore si manifesta così: nell’alternanza di dramma e understatement, nel continuo bilanciamento tra lusso e quotidiano, tra eccentrico e minimale. Insieme hanno costruito un’estetica che non punta all’omologazione, ma al dialogo visivo. Ed è forse questo il segreto dietro la frase di Gaga: se il compleanno di Michael è il suo “giorno preferito”, è perché accanto a lui può essere tutte le versioni di sé: l’icona da red carpet, la regina gotica, la compagna in felpa. Sempre diversa, sempre fedele al proprio stile. Perché, in fondo, l’amore più autentico è quello che ti permette di indossare te stessa, in tutte le tue forme.

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