Entertainment
31 marzo 2025

Charli XCX, la monella del pop alternativo

Si deve a lei la diffusione del termine “brat”. Ecco chi è la cantante americana che con la sua voce e i suoi look incanta la GenZ

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Di lei ci siamo ufficialmente innamorati durante l’estate 2024 (o 2k24 per la GenZ) quando il termine “brat” – dal titolo del suo sesto e ultimo disco - ha pervaso il Web. Tradotto significa “monella”. E’ così che Charli XCX ha conquistato la GenZ: con la sua autenticità e la sua musica. Ma non solo. La sua estetica diretta e dirompente l’ha portata al grande successo.

Charlotte Aitchison, vero nome di Charli XCX, nasce nel 1992 nell'Hertfordshire, Regno Unito. Sin da giovanissima si appassiona alla musica: a 14 anni scrive e registra le sue prime canzoni. Carica alcune di queste su MySpace, piattaforma di lancio per molti artisti emergenti, e da quel momento entra in contatto con l’industria musicale. Nel 2008 firma il suo primo contratto discografico e tre anni più tardi esce il singolo “You’re the one” da cui deriverà anche il primo omonimo Ep. Con il suo secondo album “True Romance” (2013) si fa notare a livello internazionale, ma per lei il vero trampolino di lancio arriva l’anno seguente. Con il singolo Boom Clap del 2014, che diventa parte della colonna sonora del film “Colpa delle stelle”, Charli conquista le vette delle top chart internazionali. Da quel momento inizia un lungo periodo di sperimentazioni e successi, tra album e singoli, che la portano a evolvere in ambito musicale e a collaborare con artisti del calibro di Troye Sivan e Lizzo. Poi, la svolta radicale: 10 anni dopo il singolo “Boom Clap” che la consacrò al successo, arriva nel 2024 l’album “Brat”, che annuncia l’inizio di una nuova era.

Brat è stata la parola dell’anno 2024

La copertina è uno sfondo verde fluo, orientativamente tra il 360 e il 375 nella tabella dei colori Pantone, con al centro la parola “Brat”: non solo un semplice album ma un vero e proprio stile di vita, quello che ispira la GenZ. Cosa significa essere brat? Letteralmente “monella”. Per Charlie avere la capacità di essere se stessi, di mostrarsi vulnerabili. “È l’immagine di una donna che ha un crollo nervoso, ma subito dopo riesce comunque a fare festa”, così ha risposto la stessa Charli, ospite al Saturday Night Live. Una parola, “brat”, incoronata parola dell’anno 2024 dal prestigioso Collins Dictionary.

La sua estetica è altamente riconoscibile

L’artista (e produttrice) britannica, oltre ad essersi guadagnata il titolo di icona del pop alternativo, si è anche confermata icona di stile, costruendo attorno al suo personaggio un’estetica altamente riconoscibile. Accompagnata dallo stylist Chris Horan (lo stesso di Christina Aguilera), Charli è apparsa in più occasioni in look estremamente nuovi e identificativi che strizzano l’occhio allo street-style (linkare street-style), in piena estetica Y2K. La ricordiamo in alcuni dei suoi look più memorabili:

Ai Grammy Awards 2025, Charli ha sfoggiato un look couture composto da corsetto di chiffon azzurro cenere con spacco sulla gamba firmato Jean Paul Gaultier insieme a degli stivali stringati. Si è aggiudicata inoltre ben 3 Grammy per le categorie Album of the year, Record of the year e Migliore registrazione pop. In un’altra occasione, sul red carpet del Met Gala, Charli ha indossato un abito su misura firmato Marni realizzato con magliette vintage degli Anni 50 e 60, cucite insieme a tela di ragno, con un drappeggio interamente ricoperto di strass e perline in vetro ricamate a mano sulla silhouette.

Ai WSJ Innovator Awards a New York, Charli è apparsa con un abito Saint Laurent che lasciava la schiena scoperta, mentre alla première di Nosferatu ha sfoggiato un abito nero trasparente di Rodarte, in velluto e raso con elementi floreali. Anche sul red carpet del LACMA Art + Film Gala, aveva un iconico look Gucci composto da un top e una gonna lunga a effetto specchiato.

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