Una colonna sonora degna di tutta la sua forza lirica e l’immancabile Torre Eiffel, perfettamente illuminata, a fare da sfondo: la sfilata della nuova collezione Saint Laurent Primavera/Estate26, tenutasi nel primo giorno di Paris Fashion Week, è un’incarnazione assoluta e totalizzante dei codici della maison. Merito ovvio di Anthony Vaccarello, direttore creativo della casa di moda francese dal 2016, la cui cifra stilistica – tangibile, chiara, incisiva – ha chiamato a raccolta anche questa stagione celebrità e grandi amiche del marchio, da Carla Bruni a Zoe Kravitz.
Ad aprire la sfilata nella capitale della moda francese è un look Saint Laurent che catalizza completamente l’attenzione sul maxi-fiocco alla gola, trasformato in un dettaglio scultoreo e oversize. Importabile? Altroché. Un dettaglio quasi utopistico in declinazione daily, oltre che scomodo (a meno che non si tratti di un look da red carpet). Eppure, quello stesso fiocco formato scultura spiana immediatamente la strada alla riflessione sulla reale necessità di un dettaglio tanto inosservato quanto fondamentale: le bluse col fiocco sono onnipresenti nel repertorio di Anthony Vaccarello, e rappresentano uno dei tanti fili conduttori (invisibili) che lo legano a Monsieur Yves.
L’attenzione si sposta poi sulle giacche in pelle oversize, smanicati compresi. Non mancano le sahariane, in tessuti leggerissimi e impalpabili. Accomunate da fibbie e profilature metalliche, scandiscono il ritmo – e il passo deciso – di una donna sicura ed empowered. Si indossano con gonne a tubino e a vita alta, oppure con pantaloni in pelle. Sempre, puntualmente, con slingback a punta e tacco stiletto vertiginoso.
Così come Yves Saint Laurent fu a suo tempo uno scultore della silhouette, così Anthony Vaccarello oggi porta avanti i giochi di volume e i contrasti cromatici che donano risalto alla figura femminile. In collezione si spazia da morbidi abiti a tubino con cintura in vita ai maxi-dress – voluminosissimi! – con maniche a balze e strascichi con le ruches.
Intrigante è anche l’uso degli accessori, dagli occhiali da sole ai maxi-orecchini che figurano accanto a giacche e capispalla a collo alto che non scoraggiano, appunto, lo styling dei gioielli più audaci.
Infine, l’attenzione alla profondità e la ricchezza di ogni singolo colore. Arancione, rosso, fucsia, verde, sabbia: le nuance più rappresentative della maison francese tornano a tracciare l’identikt di un guardaroba in technicolor che celebra l’audacia femminile. E quel je ne sais quoi unico e imparagonabile che dal tempo dei tempi veste la donna Saint Laurent.
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