La Paris Fashion Week torna a settembre con un’edizione che si annuncia memorabile. Fino al 7 ottobre, la Ville Lumière si trasforma ancora una volta nel cuore pulsante della moda internazionale, ospitando le maison più prestigiose e i designer emergenti che detteranno le tendenze della prossima stagione.
Quest’anno l’attesa è ancora più alta, perché - come già avvenuto anche durante la Milano Fashion Week - alle passerelle si accompagna un cambio generazionale senza precedenti ai vertici creativi delle grandi case.
Non solo moda però: durante i giorni delle sfilate la città offrirà anche un fitto calendario di mostre, eventi e mercatini che renderanno l’esperienza parigina completa e indimenticabile.
Il calendario ufficiale pubblicato dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode conferma una settimana densa di appuntamenti, con sfilate che spaziano dalle maison storiche ai marchi emergenti.
Dior, Chanel, Louis Vuitton, Balmain e Givenchy si preparano a calcare la passerella con show che si annunciano spettacolari, mentre brand come Loewe, Schiaparelli e Miu Miu consolideranno la loro influenza con défilé sempre attesi dal pubblico internazionale.
Le giornate sono organizzate con un ritmo serrato che alterna sfilate fisiche e dirette digitali, offrendo a buyer, giornalisti e appassionati la possibilità di vivere l’esperienza anche a distanza. Un appuntamento che non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma l’intero ecosistema moda, pronto a rinnovarsi sotto i riflettori parigini.
Se il calendario è fitto, i riflettori di questa edizione sono puntati soprattutto sui debutti dei nuovi direttori creativi, che rappresentano una svolta per alcune delle maison più iconiche.
Jonathan Anderson firma la sua prima collezione per Dior, un incarico che porta con sé grandi aspettative per il futuro della maisonr.
Chanel, dopo mesi di attesa e indiscrezioni, affida la direzione creativa a Matthieu Blazy, che dovrà raccogliere l’eredità di una storia gloriosa bilanciando tradizione e innovazione.
Anche Balenciaga cambia pelle con l’arrivo di Pierpaolo Piccioli, chiamato a ridefinire l’identità del brand dopo anni di sperimentazioni radicali. A questi nomi si aggiungono altri volti nuovi in maison come Givenchy e Loewe, segnando un vero e proprio “reset creativo” che, secondo molti osservatori, rappresenta il momento di svolta per l’intera industria del lusso.
Non sarà dunque solo una questione di collezioni, ma di visioni artistiche che dovranno convincere critica e pubblico sin dalla prima passerella.
Vivere la Paris Fashion Week significa anche scoprire la città da un’altra prospettiva, fatta di mostre imperdibili, mercatini originali ed eventi che intrecciano moda, arte e cultura.
Il Grand Palais ospita una grande retrospettiva dedicata a Virgil Abloh, con pezzi iconici che raccontano il suo impatto sulla moda contemporanea, mentre il Palais Galliera celebra Rick Owens con una mostra spettacolare che riunisce oltre cento silhouette.
Al Musée des Arts Décoratifs continua l’omaggio a Paul Poiret, il couturier che liberò le donne dal corsetto, offrendo un viaggio affascinante tra abiti, bozzetti e documenti storici.
Per chi ama unire moda e lifestyle, i mercatini vintage del Marais e di Montmartre offrono pezzi unici e accessori di ricerca, mentre i temporary shop e i pop-up store di giovani designer invadono Saint-Germain e Canal Saint-Martin trasformando la città in un laboratorio creativo a cielo aperto.
Dopo le sfilate, non mancano cocktail d’autore e serate a tema nei rooftop più esclusivi, dove la vista sulla Senna diventa la cornice perfetta per chiudere una giornata vissuta tra passerelle, arte e ispirazioni.
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