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16 giugno 2025

Taormina 2025: il bilancio del Festival, tra glamour e futuro

Cinema indipendente e serate indimenticabili nella cornice del Teatro Antico

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La 71ª edizione del Taormina Film Festival, diretta da Tiziana Rocca, ha segnato un cambio di passo. Dopo anni altalenanti, la manifestazione è tornata a imporsi come snodo significativo del panorama cinematografico estivo, riuscendo a unire qualità artistica e una presenza scenica inconfondibile. In cui la location resta una delle carte vincenti.

Il volto di Monica Bellucci

Figura chiave di questa edizione è stata Monica Bellucci, ambasciatrice del festival e icona scelta per il poster ufficiale, tratto da una scena simbolo di Malèna. Un’immagine carica di significato che ha guidato la narrazione dell’intera rassegna, centrata sul ruolo delle donne nel cinema e nella società. Bellucci, nella serata finale, ha ricevuto il Premio Speciale Internazionale e ha restituito, con sobrietà ed eleganza, un’immagine di diva fuori dal tempo, nonostante lei non approvi questa definizione.

Monica Bellucci
Bellucci e Tim Burton Credit Getty Images

«Io non mi sono mai sentita così. Prima di tutto sono una persona che ha la fortuna di fare ancora questo lavoro. Sono un’attrice che cerca ancora di imparare»

L’apparizione sul palco del Teatro Antico, accanto Tim Burton, compagno di vita e anche di lavoro, è stata il momento di maggiore impatto emotivo di tutto il festival.

Monica Bellucci, ha detto in conferenza, tornerà in Sicilia a breve, a Palermo, per girare il nuovo film di Giovanni Tortorici.

Catherine Deneuve: niente nostalgia, solo cinema

A portare un’altra dose di peso e classe internazionale è stata Catherine Deneuve, arrivata a Taormina per ricevere il Taormina Achievement Award e presentare in anteprima il suo nuovo film Spirit World – La festa delle lanterne - in uscita il 26 giugno-. Ottantuno anni, ma con lo sguardo di chi guarda avanti. Lontana dal cliché della diva, ha chiarito di non aver mai amato quel termine e di aver sempre difeso l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Deneuve ha evitato ogni commento su Gérard Depardieu, sottolineando quanto oggi sia rischioso affidarsi a parole che possono essere facilmente distorte. In conferenza, ha ribadito il suo amore per l’Italia e il rispetto per il nostro cinema, con un’ammirazione speciale per Alice Rohrwacher e un pensiero affettuoso per Nanni Moretti. Spirit World, ambientato in Giappone, racconta il confine sottile tra vita e morte attraverso lo sguardo di una cantante francese diventata spirito. Un film sospeso, personale, che Deneuve presenta senza alcuna voglia di bilanci: “Non mi sento né diva né sex symbol. Faccio ancora quello che amo, e questo basta”.

Catherine Deneuve
Catherine Deneuve Credit Getty Images

I premi del concorso

Il festival ha premiato il cinema che racconta le fratture della società contemporanea. Il Miglior Film è andato all’argentino For Your Sake di Axel Monsú, storia cruda e intima su una giovane che cerca di liberarsi da un contesto oppressivo e conservatore. Per la regia, il riconoscimento è stato condiviso da Alex Garland e Ray Mendoza per Warfare – Tempo di Guerra, film militare girato in tempo reale, ispirato a eventi vissuti in prima persona da Mendoza durante una missione in Iraq. Geoffrey Rush ha vinto come Miglior Attore per The Rule of Jenny Pen, horror psicologico ambientato in una casa di riposo, mentre Ebada Hassan è stata premiata come Miglior Attrice per Brides, film che affronta senza filtri il tema delle giovani donne europee radicalizzate.

James Franco e il cinema indipendente

Una delle sorprese più interessanti è stata Thena, film indipendente prodotto da James Franco, scritto dalla madre Betsy e diretto da Peter Gold, giovane regista cresciuto nei laboratori scolastici tenuti dallo stesso Franco. Il film esplora la tossicodipendenza e la vita ai margini a San Francisco con un approccio intimo e privo di retorica. Izabel Pakzad, compagna di Franco e interprete del ruolo principale, porta in scena una donna fragile e determinata, una musicista in cerca di senso. Il progetto ha una forte impronta personale ed è stato accolto come un esempio di cinema necessario, lontano dalle logiche industriali.

James Franco
James Franco Credit Getty Images

Cinema italiano che scintilla

In mezzo alle presenze internazionali che hanno illuminato il Teatro Antico – da Martin Scorsese a Michael Douglas, da Catherine Deneuve a James Franco – il Taormina Film Festival 2025 ha lasciato ampio spazio anche al cinema italiano, premiando nomi che ne raccontano la vitalità, la trasformazione e la tenuta nel tempo.

Oltre a Monica Bellucci, a ricevere riconoscimenti sono stati anche artisti italiani che hanno segnato – e continuano a segnare – l’immaginario nazionale. A Luca Zingaretti è stato conferito il Taormina Achievement Award, mentre Luisa Ranieri ha ricevuto il Creativity Award, a testimonianza di un percorso artistico che prosegue tra cinema d’autore e serialità di qualità. A completare il quadro degli attori premiati: Vittoria Puccini, Serena Rossi, Giorgio Panariello, Roberto Lipari, Enrico Brignano, Salvatore Esposito, Giovanni Esposito e Alessandro Siani, tutti protagonisti di un panorama che si muove tra comicità, teatro e televisione, ma mantiene un legame forte con il grande schermo.

Spazio anche alla musica, con i Taormina Musica Award a Carmen Consoli, Noemi, Nina Zilli e Clara, a sottolineare la permeabilità sempre più naturale tra canzone e narrazione visiva. E poi un ricordo speciale dedicato a Marina Cicogna, grande produttrice del nostro cinema, attraverso il premio consegnato a Rupert Everett.

Tra i momenti più sentiti, quello legato ai Ciak d'oro, che hanno premiato Barbara Ronchi, Monica Guerritore, Ferzan Özpetek e Neri Marcorè: quattro artisti capaci di rappresentare sensibilità diverse e coerenti all’interno del panorama italiano.

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