Milano Fashion Week Day 2, le tendenze autunno-inverno 2025/2026
Sfilano Genny, Blumarine, Max Mara
Max Mara, l’eleganza sofisticata ispirata alle sorelle Brontë
Sofisticata, elegante, sicura di sé. La sfilata di Max Mara si intitola Untamed heroine si muove tra Jane Eyre di Charlotte Brontë e Cime tempestose di Emily Brontë. L’eroina del brand affronta ogni sfida con il suo impeccabile aplomb. Desidera un romanticismo profondo e intenso, quello in chiaroscuro delle storie delle scrittrici vittoriane della prima metà dell'Ottocento.
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Max Mara fonde il classico con un tocco di eleganza neo-gotica e una raffinata rusticità urbana. Il portamento riservato di Miss Eyre e la passione ribelle di Miss Catherine si incontrano in un mix di eleganza e determinazione a partire dalla redingote: aderente sul corpo, stretta in vita e ampia sull’orlo, acquista carattere grazie all’interno trapuntato e alle maniche in pelle o shearling. La redingote diventa anche una gonna ampia che si apre sul davanti rivelando una culotte e calze a coste. I pantaloni alla zuava diventano moderni con pieghe al ginocchio e una fascia in vita. Le gambe sono slanciate da giacche corte. Il gilet torna protagonista: con nuove proporzioni ridotte da indossare sotto una giacca e più audace nella versione country sopra al cappotto.
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I capispalla restano protagonisti, che siano ispirati al mondo militare o al gentiluomo di campagna. Riflettori puntati anche su cappe, avvolgenti clutch coat e robe-de-chambre, talvolta con schiena e maniche in maglia. Si riaccende il fascino del tweed, intrecciato con i colori delle bacche rosse, i toni delle felci autunnali e dei verdi muschiati.
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Filati mouliné diventano maglioni che reinterpretano il corpetto vittoriano per una nuova idea di femminilità. E alla notte si riserva il velluto nero per un abito drammatico o un corpetto steccato.
Genny, onore al merito delle donne
Più di una semplice sfilata. La collezione di Genny è un tributo alle donne e una celebrazione di quella determinazione e quella resilienza tutte femminili. "Volevo omaggiare le donne che fanno tanto come madri e nel lavoro. Fanno sempre tutto in silenzio e io voglio dare voce a questo valore, bisogna riconoscerlo di più". Sara Cavazza Facchini attinge a piene mani all’archivio per delineare la fall winter 2025/2026 di Genny. Quarantacinque le uscite in passerella, con la super top Isabeli Fontana ad aprire e chiudere lo show. È un viaggio nell'archivio in cui si trovano prototipi e modelli disegnati dal 1962 a oggi. A partire dalla nappa, ornamento fatto da un mazzetto di fili intrecciati a un’estremità che nella religione induista evoca il processo di risveglio spirituale con cui si arriva alla beatitudine mentre nell'araldica ecclesiastica e militare indica la dignità rivestita da chi la indossa. Se per Versace nel 1993 la nappa era un segno grafico di grande eleganza, per la stilista è una vera e propria onorificenza conferita alle donne. Sfilano look iper femminili con la giacca da smoking, i pantaloni sciolti, il gilet e un cravattino-fiocco. Medaglie al valore sono applicate come decorazioni sui pullover, come pendenti su mocassini e slingback, oppure trasformate in seta e cristalli su corpetti e borse. I colori della luce e dell’ombra sono spesso abbinati nei vari outfit come nella teoria taoista di Yin e Yan, ma in più consentono di sottolineare la ricerca di nuove forme. Tra le tinte dominanti, il blu mezzanotte del paltò double e dei completi “rubati” al guardaroba di lui, il cammello sui capispalla e una punta di rosa nei classici motivi maschili come spina di pesce o tartan scozzese. Il tutti con gusto british nei capi sartoriali e couture in quelli da sera.
L’inno alla femminilità italiana di Blumarine
Blumarine torna in passerella. Alla direzione creativa del marchio carpigiano debutta David Koma, il fashion designer georgiano di base a Londra. È sexy e misteriosa la donna che solca la catwalk di via Maiocchi. Cappotti colorati, pizzi, sete, trasparenze e chiffon si muovono all'interno di un'atmosfera quasi surreale, immersa in un design minimalista, avvolto da pareti bianche. Classicismo e rock si mescolano per dare vita a una donna romantica, ma allo stesso tempo guerriera e misteriosa. Volant e rouches arricchiscono gli abiti dando ai look note sensuali. A fare da fil rouge tra passato e presente è il fiore, elemento stilistico iconico del brand, che ritroviamo in formato over e scintillante su cinture che impreziosiscono jeans a vita bassa e stampato su abiti leggeri. Strascichi che accarezzano la passerella, bottoni che brillano su tessuti nero corvino, capi rosso fuoco che attirano anche i più distratti. Camicie di jeans, pelliccia, mini dress senza spalline. Una femminilità romantica con tocchi anche di street style
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