Corinaldo, il patrigno di Andrea Cavallari: "Potrebbe essere in Sud America"
A Pomeriggio Cinque News l'intervista al patrigno di Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage di Corinaldo ed evaso dopo la laurea
Ai microfoni di Pomeriggio Cinque News parla Marco Montanari, il patrigno di Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage di Corinaldo ed evaso dopo aver ottenuto un permesso di necessità per laurearsi in Scienze Giuridiche all'Università di Bologna lo scorso 3 luglio. Montanari, compagno della madre di Cavallari e che ha cresciuto il giovane, fa un appello in diretta: "Andrea fatti vivo, facci sapere se stai bene, facci sapere qualcosa, almeno per tua mamma che sta davvero male".
Intervistato da Alessandra Viero, Marco Montanari parla del giorno della fuga del figliastro: "L'ultima immagine che ho di Andrea è quando siamo scesi dall'auto di due suoi amici, ci siamo salutati con un abbraccio. Non so chi siano gli amici di Andrea, non ne ho la più pallida idea. Avevano sui 35 anni, erano italiani".

Riguardo la fuga di Cavallari, l'uomo aggiunge: "Penso che il tutto fosse già pianificato, conoscendo Andrea. Penso possa essere andato più lontano dell'est Europa, tipo in Sud America, paesi dove è più facile dileguarsi. Ma son pensieri miei. (...) Un personaggio di quel tipo deve essere controllato da un poliziotto, ne ha già fatte tante, è un personaggio fatto in quel modo lì, scaltro e intelligente".
Andrea Cavallari stava scontando la condanna in via definitiva a 11 anni e 10 mesi dopo i fatti avvenuti alla Lanterna Azzurra di Corinaldo l'8 dicembre 2018, quando un gruppo di giovani ragazzi con dello spray al peperoncino causò la morte di 6 persone nella calca e il ferimento di altre 59.