Papa Francesco, il ricordo del Cardinal Ravasi: "Quel giorno al Conclave"
"Ci attardammo a parlare e rimanemmo quasi fuori. Poi l'elezione", a Pomeriggio Cinque il Cardinale rivela alcuni momenti passati con papa Francesco
"Un Pontefice innovatore". Con queste parole il Cardinale Gianfranco Ravasi ricorda Papa Francesco, scomparso alle ore 7:35 di lunedì 21 aprile 2025. Durante il collegamento con la puntata speciale di Pomeriggio Cinque, il Cardinale ha esordito raccontando un particolare aneddoto del 13 marzo 2013, giorno in cui Jorge Mario Bergoglio venne eletto Papa.
"In quel dialogo che feci con lui prima di entrare nell'ultima riunione del Conclave, prima della sua elezione, ci siamo attardati a parlare. Eravamo rimasti quasi fuori, i cardinali elettori erano tutti pronti e venne allora un cerimoniere a sollecitarci a gran voce. Papa Francesco ricorderà sempre con me che questo ritardo era una sorta di mano che lo fermava perché interiormente sapeva che sarebbe poi diventato Papa. Lo sentiva come qualcosa che in quel momento lo bloccasse, ma poi l'aveva varcato e aveva iniziato un percorso", ha ricordato.

"Sono infinite le possibilità che si possono dare del suo profilo", ha quindi proseguito il cardinale Ravasi, soffermandosi poi sulla cultura di Papa Francesco. Quindi, ha spiegato: "Ha coniato anche un linguaggio originale, perché molti Papi di solito parlavano in una maniera solenne. Qualcosa aveva già fatto Giovanni Paolo II, lui invece ha introdotto un metodo originale anche da un punto di vista stilistico: chi non conosce la guerra mondiale a pezzi, l'ospedale da campo, la guerra è sempre una sconfitta e così via. In questo senso è stato innovatore".
Ravasi ha poi ricordato l'interesse di Bergoglio per la tecnologie, le neuroscienze, l'intelligenza artificiale: "Aveva una grossa curiosità anche nei confronti della cultura digitale, cioè dei nuovi mezzi di comunicazione che lui ha usato senza imbarazzo".