Carmela Quaranta, parla l’ultima persona che l’ha sentita: “Voleva denunciare tutto, le avevano distrutto la vita”
A Pomeriggio Cinque parla l’ultima persona ad aver sentito Carmela Quaranta prima dell’omicidio. Il supertestimone: “Voleva scappare da droga e prostituzione, le avevano distrutto la vita”
A Pomeriggio Cinque interviene un testimone chiave nel caso dell’omicidio di Carmela Quaranta, la quarantenne trovata senza vita a fine marzo. Si tratterebbe dell’ultima persona ad aver parlato con lei prima della sua morte.
Il supertestimone dichiara: "L'ho sentita intorno alle 10 e mi aveva detto che poi aveva avuto una discussione con il Sellitto riguardo alla casa, quelle cose là, però non siamo andati nello specifico".
Dalle parole dell’uomo emergerebbe un quadro di crescente tensione nelle settimane precedenti al delitto. Carmela avrebbe manifestato la volontà di rivolgersi alle forze dell’ordine: "Carmela aveva capito che c'era qualcosa che non andava e voleva denunciare i carabinieri".

Avrebbe inoltre voluto raccontare tutto ciò che aveva scoperto su un contesto che stava diventando insostenibile per lei: "Voleva denunciare, diciamo, tutto ciò che aveva saputo e perché ne voleva uscire da questa cosa, le avevano distrutta la vita in poche parole. Carmela veniva continuamente aggredita in modo verbale perché lei aveva saputo per la droga, prostituzione, queste cose qua e allora lei non ce la faceva più a sostenere questa cosa e voleva scappare via da tutto ciò. Io l'avrei dovuta accompagnare la settimana successiva, dopo Pasqua, a denunciare il fatto di ciò che lei voleva raccontare".
Le sue parole sembrerebbero confermare una pressione crescente attorno a Carmela, aggravata da un episodio di violenza diretto, che lui stesso avrebbe in parte vissuto a distanza: "Mentre stavo al telefono con lei, le hanno tagliato la via con la macchina e l'avevano aggredita a pugni, a calci vicino alla macchina. Le ho consigliato di chiudersi dentro, chiamare i carabinieri. Si sentivano urla, queste cose qua".
Secondo gli inquirenti, l’aggressione descritta sarebbe stata un agguato, messo in atto da più persone. Gerardo Sellitto, ex compagno della vittima, si trova attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario, ma non sarebbe stato presente durante quell’episodio. In quell’occasione, Carmela si sarebbe trovata in auto quando una coppia, un amico di Sellitto, anch’egli indagato, e una donna, avrebbe colpito il veicolo con calci e pugni, urlando insulti pesanti, soprattutto da parte della ragazza.
Gli investigatori ipotizzano che il movente sia legato al rifiuto da parte di Carmela di prostituirsi per ripagare presunti debiti di droga contratti dall’ex compagno e dall’amico. Lei avrebbe voluto prendere le distanze da quel contesto e denunciare tutto.