Madonna di Trevignano, nuovo procedimento penale per bancarotta contro Gisella
La presunta veggente di Trevignano sarebbe indagata per un’ipotesi di reato sulla legge fallimentare. La notizia commentata a Mattino Cinque News
Nel 2017 la Procura della Repubblica di Civitavecchia avrebbe iscritto nel registro degli indagati Maria Giuseppa Scarpulla per un’ipotesi di reato sulla legge fallimentare, ovvero bancarotta semplice o fraudolenta. Lo dichiara Paolo Capresi in collegamento a Mattino Cinque News: “Ora Gisella è imputata e l’8 maggio ci sarà la prima udienza al Tribunale di Civitavecchia”. Sarebbe la seconda volta per la sedicente veggente Gisella Cardia: la donna era già stata condannata per bancarotta fraudolenta, con pena sospesa, ed è stata costretta a chiudere la sua fabbrica di ceramiche in Sicilia. “La signora da un momento all’altro è scomparsa. Ha sempre detto che ci avrebbe pagato, ma poi è sparita", hanno dichiarato gli ex dipendenti a Pomeriggio Cinque. Da alcune settimane, Gisella e la Madonna di Trevignano sono al centro dell'attenzione mediatica: continuano i dubbi sulla presunta apparizione della Madonna lo scorso 3 aprile, sulla lacrimazione della statua della Madonna, le cui lacrime sembra siano sangue di maiale, e sulle presunte stigmate presenti sulle mani della donna.