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Sono passati otto mesi dall'incendio che ha ridotto in cenere l'Hotel Cheref, e Seyit li ha trascorsi in carcere, ingiustamente accusato dell'omicidio della baronessa Lola e incastrato da Petro e dal tenente Billy. Condannato a morte, si appresta ad andare al patibolo quando proprio il tenente Billy gli comunica che gli e' stata concessa un'amnistia ed e' un uomo libero. Seyit fa quindi ritorno a Pera e Ali e Yahya gli dicono che a salvarlo e' stato Petro, che nel frattempo e' diventato socio di Yahya e possiede meta' dell'albergo, cosa che lo lascia molto contrariato. Scopre inoltre che Sura e' ancora a Istanbul e non e' partita per l'Inghilterra come lui avrebbe voluto, e che il suo amico Celil non ha mantenuto la promessa di farla salire sulla nave. Durante la permanenza in carcere, Seyit ha condiviso la cella con Adil Suat, un altro condannato a morte che al contrario di lui non e' scampato all'esecuzione, e si reca a casa sua per incontrare suo fratello Lutfu.