Daniela Ruggi, parla lo "sceriffo" Domenico Lanza: "Non le ho fatto del male"
A Pomeriggio Cinque l'intervista esclusiva all'uomo appena scarcerato e unico indagato per la scomparsa di Daniela Ruggi
Pomeriggio Cinque torna sul caso di Daniela Ruggi, la 31enne originaria di Montefiorino, piccolo comune in provincia di Modena, di cui si sono perse le tracce da settembre 2024. Ai microfoni della trasmissione condotta da Myrta Merlino rilascia un'intervista esclusiva Domenico Lanza, l'uomo di 61 anni rimasto in carcere per circa 3 mesi e attualmente unico indagato per la scomparsa della donna. Reduce dalla scarcerazione, "lo sceriffo" - questo il soprannome con il quale è conosciuto il 61enne - ha dichiarato: "Ora sto tornando a vivere un po', però ho passato dei momenti che...". "Io lo spero tuttora che Daniela sia viva - continua Domenico Lanza - Io non le volevo male e non le ho fatto del male, non le ho fatto niente".

Lo "sceriffo" era finito in misura cautelare con l'accusa di detenzione illegale di armi da fuoco. L'uomo era finito al centro dell'attenzione dopo che aveva mostrato degli indumenti intimi presumibilmente appartenuti a Daniela Ruggi e presenti nel bagagliaio dell'auto di Lanza. Attualmente sono ancora in corso delle perizie e la casa, l'auto e il telefono del 61enne restano sotto sequestro. Domenico Lanza continua la sua intervista aggiungendo: "Daniela diceva che odiava la famiglia, che la chiamavano sorellastra. Mi sembra che avesse avuto un'aggressione da parte del fratello".
Infine, l'uomo si rivolge proprio alla famiglia di Daniela Ruggi: "Se hai una figlia messa in quelle condizioni lì, voglio dire, ma che mamma sei? E poi perché non fai vedere la faccia? Io ci ho messo la faccia e non c'entro niente".
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