Rosalinda Cannavò parla dell'anoressia: "Ero prigioniera di un'idea malata di perfezione"
"Mi guardavo e non mi riconoscevo, mi pesavo e non ero mai abbastanza", racconta l'attrice nel monologo presentato a Le Iene
Rosalinda Cannavò parla dei disturbi alimentari e dell'anoressia, di cui ha sofferto a lungo in passato. Nel monologo presentato a Le Iene durante la puntata in onda domenica 16 marzo, l'attrice è tornata su una pagina molto delicata della sua vita, spiegato che con aiuto e forza di volontà è possibile "uscire da quell'incubo". "Agosto 2018, Sant'Alessio Siculo. Mi sveglio presto, metto su il caffè. Sono stanca, esausta, svuotata. Lo sorseggio piano, sperando che quelle poche gocce bastino a riempirmi. Ma dentro non ho più niente. Né forza, né voglia di vivere: solo fame", esordisce Rosalinda Cannavò, tornando con la mente a quel periodo. Quindi, l'attrice prosegue: "Per tanto tempo ho vissuto prigioniera di un'idea malata di perfezione. Mi guardavo e non mi riconoscevo, mi pesavo e non ero mai abbastanza. Mangiavo e mi sentivo in colpa, non mangiavo e mi sentivo forte. Un circolo vizioso che, però, mi ha tolto tutto: la salute, la serenità e la gioia di vivere". "Eppure fuori sembrava tutto perfetto. Un copione che dovevo seguire e io lo seguivo, fino a sparire. Nessuno poteva capire il dolore nascosto dietro un corpo che si consumava giorno dopo giorno. Uscire da quell'incubo non è facile, ma è possibile. Serve aiuto, coraggio e devi smetterla di nasconderti". Infine, Rosalinda Cannavò lancia un appello: "I disturbi alimentari non sono un capriccio, sono una malattia che si può e si deve curare. Parla, chiedi aiuto, la bellezza non è un numero sulla bilancia, non è resistere alla fame. La vita è molto più di questo e meriti di viverla davvero".
Rosalinda Cannavò e l'anoressia raccontata a Verissimo
Diventata nel settembre 2024 mamma di Camilla, nata dall'amore tra l'attrice e Andrea Zenga, Rosalinda Cannavò aveva parlato più volte anche a Verissimo dei disturbi alimentari affrontati in passato e in particolare all'inizio della sua carriera. "Avevo affidato la mia vita ad altre persone. Mi era stato detto che per la televisione dovevo perdere dei chili. Per questo per tantissimi anni sono sprofondata nell'anoressia, ma non mi rendevo conto. Non avevo la percezione di come fossi. Oltre al cambio nome sono cambiata interiormente: ho iniziato a comportarmi diversamente da come ero io, questo mi logorava dentro". "Quando ho raggiunto i 32 chili ho abusato anche di medicine: sapevo che quello poteva portarmi a stare molto male, ma la cosa non mi spaventava. Consideravo la morte quasi come una liberazione. Non sopportavo più di essere un'altra persona: la parte vera di me voleva essere liberata il prima possibile", aveva raccontato a Silvia Toffanin, soffermandosi anche sulle difficoltà psicologiche nel passare dai 32 ai 70 chili. Quindi, Rosalinda Cannavò non aveva nascosto i timori legati a una possibile maternità: "Avendo sofferto di anoressia, avevo il dubbio di non riuscire a diventare mamma, mi chiedevo: 'Chissà se succederà a me?'.