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Lutto
14 marzo 2025

Addio a Pietro Genuardi

L'attore, volto di "Vivere" e "CentoVetrine", è scomparso all'età di 62 anni a causa di una malattia

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Pietro Genuardi

Addio a Pietro Genuardi. L'attore è scomparso all'età di 62 anni a causa di una grave malattia del sangue.

Nato a Milano nel 1962, si è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Dopo aver recitato nella soap opera Vivere tra il 1999 e il 2000 nel ruolo di Michele Nanni, ha raggiunto la popolarità nel 2001 in CentoVetrine con il personaggio di Ivan Bettini.

Nel corso della sua carriera Pietro Genuardi, oltre ad aver preso parte a serie tv di successo - l'ultima in ordine temporale Il paradiso delle signore -, ha recitato anche in film per il grande schermo da Il bambino e il poliziotto di Carlo Verdone a Crack di Giulio Base.

Pietro Genuardi lascia il figlio Jacopo, nato nel 1991 dal matrimonio con l'attrice Gabriella Saitta. Dal 2020 l'attore era sposato con l'assistente di volo Linda Ascierto.

La malattia di Pietro Genuardi

A ottobre del 2024 Pietro Genuardi aveva annunciato la sua pausa dalla recitazione per problemi di salute. "Purtroppo sono vittima di una patologia grave del sangue che avrà bisogno di un lunghissimo periodo di cure e che prevederà a conclusione il trapianto di midollo. Sto affrontando il secondo ciclo di protocollo chemioterapico ma tra breve non mi vedrete più in onda", aveva scritto l'attore sui social e con ottimismo aveva aggiunto: "È difficile, sarà lunga, ma l'amore di mia moglie Linda, di mio figlio Jacopo e di mio padre, con una buona dose di preghiera e i protocolli medici, tornerò più in forza di prima". A dicembre del 2024 le sue condizioni sembravano in miglioramento: "Si è concluso il secondo ciclo di terapie e allo stato attuale con totale remissione dei blasti (cellule ematiche malate) sono attualmente sano. Il protocollo prevede però un terzo e ultimo ciclo per la ablazione completa del mio midollo (aplasia) per renderlo favorevole ad accettare quello del donatore". Nel suo ultimo post in cui parlava della malattia, Pietro Genuardi non aveva perso l'ottimismo e la speranza: "Speravo di trascorrere qualche giorno a casa prima del faticoso appuntamento per chiudere si spera definitivamente con questa parentesi inaspettata della vita, ma purtroppo piccole complicazioni mi costringono a stare in ospedale e a questo punto si cercherà di anticipare il trapianto. Se tutto andrà bene dal punto di vista medico sarà la fede e un pizzico di fortuna ad evitare che la malattia si ripresenti. Ma io non mollo e sono ottimista".

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