Manuel Bortuzzo: "Lulù Selassié era ossessionata da me"
Manuel Bortuzzo racconta a Verissimo la sua verità sul caso di stalking che ha portato alla condanna di Lulù Selassié: "Ho fatto l'errore a volte di scambiare la sua follia per amore, non nego che le ho risposto talvolta e abbiamo riprovato a stare insieme"
Manuel Bortuzzo racconta per la prima volta a Verissimo la sua verità sul caso di stalking che lo vede vittima e che ha portato alla condanna a 1 anno e 8 mesi, con sospensione della pena, per la sua ex fidanzata Lulù Selassié.
La storia tra Manuel Bortuzzo e Lulù Selassié era nata nel 2021 nella Casa del Grande Fratello Vip: "La relazione sana è durata pochi mesi. Poi l'ho lasciata, ma lei non lo accettava. Motivo per cui ho fatto un comunicato perché credevo che rendendolo pubblico lei capisse che ero serio". È a quel punto che Lulù Selassié inizia a seguire Manuel Bortuzzo nel tentativo di convincerlo a tornare insieme: "Mi aspettava sotto casa, dai social cercava di capire dove fossi e si presentava lì. Non nego che ci siano state volte in cui le ho risposto. A volte ho fatto l'errore di scambiare la sua follia per amore".
Lulù Selassié si presentò nell'albergo di Manuel Bortuzzo a Manchester in occasione dei Campionati mondiali di nuoto paralimpico: "Mi trovai il suo bigliettino sotto la porta. Mi chiedeva di raggiungerla nella sua camera. Ho avuto paura che la mia famiglia scoprisse che era lì, quindi sono andato da lei. In quei giorni ho cercato di fare il suo gioco per tenere la situazione sotto controllo".
A un certo punto Manuel Bortuzzo, 25 anni, accetta di dare una seconda possibilità alla relazione con Lulù Selassié: "Abbiamo provato a frequentarci. Speravo fosse cambiata. Con il senno del poi non ero lucido. Però quando ci abbiamo riprovato ho capito che era sempre la stessa: gelosa, possessiva, opprimente, mi metteva ansia. Quindi ho interrotto definitivamente la relazione".
Lulù Selassié, sostiene Manuel Bortuzzo, era ossessionata da lui, arrivando a minacciare di farsi del male e di fare del male anche a lui. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la comparsa di Lulù Selassié nell'albergo di Manuel Bortuzzo in Portogallo in occasione degli Europei di nuoto paralimpico. "Mi fece sempre trovare un bigliettino sotto alla porta. Io condividevo la camera con il capitano della squadra, quindi decisi di non andare da lei. Allora Lulù si presentò in camera, bussò alla porta e iniziò a urlare. Il mio compagno di camera mi suggerì di farla entrare per evitare figuracce. Io la feci entrare e lei alzò le mani in quell'occasione. La presi per il polso, come si farebbe con un bambino, la accompagnai alla porta e le dissi: 'Ci vediamo in tribunale' ed è stato così".