Tradimento, Özlem Tokaslan: "Ho adorato interpretare Mevkibe e İlknur"
L'attrice di DayDreamer e Tradimento si racconta, dalla recitazione a teatro all'amore per l'Italia

Pubblichiamo l’intervista che l'attrice di Tradimento Özlem Tokaslan ha rilasciato in esclusiva a Dreamers Magazine, il mensile dedicato ai protagonisti delle serie turche più amate. Per altri contenuti il nuovo numero ti aspetta in edicola oppure su dreamersmagazine.mediaset.it
Chi ha dimenticato le favolose, mitologiche köfte della cucina di Mevkibe Aydın? La mamma di Sanem è diventata un’icona divertente grazie a DayDreamer, e oggi Özlem Tokaslan è tornata la protagonista dei nostri pomeriggi con Tradimento e gli intrighi del suo personaggio, la zia İlknur, coinvolta nelle macchinazioni di sua nipote Yeşim.
Ma dietro una caratterista indimenticabile si nasconde una grande professionista, dalla solida formazione. Özlem da quando era una giovane studentessa, ha amato e coltivato il teatro con una dedizione quasi sacrale. Conserva riferimenti altissimi, anche della nostra tradizione culturale: Luchino Visconti, Dario Fo, che ha studiato e reinterpretato in chiave turca, con qualche sorpresa inaspettata. "Sapete che proprio Dario Fo ci mandò un videomessaggio dopo aver visto la nostra versione di Non si paga, non si paga!? L’aveva adorata", ci ha raccontato.
Özlem, il pubblico italiano ti ha conosciuta come Mevkibe in DayDreamer – Le ali del sogno. Che ricordi hai di quel periodo sul set? "Ah, sì... DayDreamer! È stata un’estate divertente e dinamica. Ho adorato interpretare Mevkibe e ho amato l’ambientazione di quartiere della serie. Il posto mi ricordava quello in cui sono cresciuta. Pensa che alcuni soprannomi dei personaggi li ho inventati io stessa!".
Ci racconti qualche curiosità? "A volte ci allontanavamo dal copione e improvvisavamo le scene, trasformandole in un’esperienza di recitazione indimenticabile, piena di gioia. Con Berat Yenilmez, che interpretava Nihat, avevamo un’alchimia straordinaria. E ciò che ci ha fatto sopportare quelle estati torride è stato proprio il team fantastico con cui abbiamo lavorato".
C’è una scena che ti ricordi particolarmente? "Sì, c’è una scena che mi fa ancora ridere. Mevkibe, ossessionata dalla pulizia, riempie la casa di bolle di sapone e scivola sulle scale. Mi sono divertita molto a girarla".

DayDreamer è di nuovo in onda in Italia. Per chi non l’avesse ancora vista, ci dai tre motivi per guardarla? "Primo, la sua energia positiva: ti fa semplicemente sentire bene. Le emozioni che suscita, la gioia che trasmette, la sincerità delle interpretazioni, la trama appassionata e divertente… ne ho già elencati più di tre, vero? (Ride). Mi sento fortunata a far parte di una serie che gli spettatori vogliono rivedere più e più volte".
In Tradimento invece interpreti İlknur, la confidente di Yeşim. Nella vita reale saresti amica di una persona come Yeşim o staresti dalla parte di Güzide? "Sì, interpreto la zia e il braccio destro di Yeşim. Ma nella vita reale, se non fosse mia nipote, non so se potremmo essere vicine. Ho sempre scelto di stare dalla parte dell’onestà. Non ho mai sopportato le bugie e le manipolazioni".
Cosa pensi della tua “nipote televisiva”, Yeşim? "Yeşim è un personaggio molto solo e disperato e, anche se le sue scelte sono sbagliate, in un certo senso anche lei è una vittima. İlknur è l’unica persona a cui può aggrapparsi, e io in quanto zia cerco di sostenerla. Ma se la incontrassi nella vita reale, cercherei di indirizzarla verso la verità e l’integrità".
Qual è stata finora la tua scena preferita da girare in Tradimento? "Mi è piaciuta molto la scena in cui vado in hotel per convincere Tarık Yenersoy a cambiare idea, ma tutto si trasforma in una discussione a colazione. È stato divertentissimo interpretarla".
Tu sei sposata. Se tuo marito si comportasse come Tarık nella serie, come reagiresti? "Lo taglierei fuori dalla mia vita. Non ho alcuna tolleranza per bugie o bugiardi".
In generale, come reagisci al tradimento, anche se viene da persone amate o da amici? "Il tradimento è un’ingiustizia profonda. Non credo sia possibile fidarsi di nuovo di chi ti ha tradito. Quando ero molto giovane, ho provato a perdonare una persona che mi aveva tradita... e mi ha ferita ancora di più. Una volta rotto il patto di fiducia, credo sia difficilissimo ricostruire un rapporto sano, che si tratti di un’amicizia, di un legame familiare o di una relazione. Preferisco allontanarmi".
Hai ancora contatti con qualcuno del cast di DayDreamer? "Sì, certo. Per dirne una, mi sono ritrovata con Berat in un’altra serie. Oggi tutti sono molto impegnati e incontrarsi in una città caotica come Istanbul è difficile. Ma ogni volta che ci rivediamo – che sia con il cast o con la troupe ci abbracciamo, ci aggiorniamo e ci facciamo una bella chiacchierata".
In Tradimento, c’è un ruolo diverso da quello di İlknur che ti sarebbe piaciuto interpretare? "Sinceramente no. Amo İlknur, è divertente e autentica, e non la scambierei con nessun altro ruolo".
Come hai deciso di diventare attrice? Cosa significa per te questa professione? "Avevo otto anni quando ho visto uno dei più grandi attori turchi, Müşfik Kenter, recitare da solo in teatro. Sono rimasta incantata. Quella sera dissi: Voglio fare quello che fa lui. Avevo anche un buon orecchio musicale e inizialmente ho studiato canto, ma quella scintilla per la recitazione mi ha poi portata al teatro. Per me recitare è il modo più sincero e bello per entrare in connessione con gli altri. Essere un ponte tra la verità e il pubblico è l’unico grande scopo. Un attore è colui che permette ai valori universali di arrivare agli altri attraverso la narrazione".
Che rapporto hai con il teatro, rispetto a cinema e TV? "La recitazione è una passione e il teatro è il mio primo amore: il legame col pubblico dal vivo è pura magia. Il cinema e la TV ti permettono di raggiungere un pubblico vastissimo, ed è una sensazione incredibile. Ricevo regolarmente messaggi di affetto da tutto il mondo. Mi sento davvero fortunata".
Cosa avete in comune tu e İlknur? In cosa siete diverse? "Condividiamo sicuramente il lato giocoso, infantile e un po’ birichino. Ma la parte calcolatrice e manipolativa... quella proprio no. Io vivo seguendo l’onestà e, a parte gli aspetti più leggeri, non credo di avere molto in comune con lei".
E con Mevkibe? In cosa vi somigliate? "Come Mevkibe, sono una persona molto affettuosa. Sono cresciuta in un quartiere unito, con un forte spirito di comunità. Quell’esperienza mi ha aiutata a costruire il personaggio di Mevkibe. Amo riunire le persone, cucinare, ospitare, proprio come lei. Mi sento piena d’amore e amo rendere felici gli altri, e poi siamo entrambe persone gioiose. Ma, a differenza di Mevkibe, io do molto valore anche alla solitudine. Nei momenti in cui non lavoro, mi piace riflettere e stare da sola, con pochi amici intimi e la mia famiglia".
Ci sono cause sociali in cui credi o che sostieni attivamente? "Assolutamente. Mi batto per i diritti degli animali e per la protezione della natura. Il mondo sta andando in una direzione distruttiva, e sta a tutti noi reagire. Ogni essere vivente ha diritto alla vita. L’egoismo umano sta causando immense sofferenze. Esiste un equilibrio perfetto in natura, equilibrio che noi stiamo alterando. Difendere gli animali e l’ambiente per me è un dovere fondamentale".
Cosa pensi del successo delle serie turche in Italia? "Ne sono molto felice. [Noi e voi, ndr] abbiamo molto in comune a livello culturale. Siamo entrambe nazioni mediterranee, siamo popoli calorosi, appassionati, espressivi".
Ti piacerebbe recitare in un progetto italiano? "Certo, sarebbe una gioia immensa. Sono da sempre fan del cinema italiano: il ritmo e la narrazione mi risultano familiari, forse per lo spirito mediterraneo che condividiamo. Mi sento legata al vostro paese attraverso la sua letteratura e il suo cinema".
C’è un regista o un attore che ti ha colpito? "Ammiro Luchino Visconti. Una volta, durante uno spettacolo tratto da Non si paga! Non si paga! di Dario Fo, lui stesso ci mandò un videomessaggio dopo aver visto la nostra versione. L’aveva adorata. Quando interpreti un’opera di un altro paese, entri a farne parte. Anche se non ci sono ancora stata, ho vissuto l’Italia attraverso il personaggio di Antonia in scena. È questa la magia della recitazione".
Cos’altro ti piace o incuriosisce dell’Italia? "Ad esempio la cucina! Adoro il cibo italiano. Ovunque vada nel mondo, cerco sempre un ristorante italiano".
Quando verrai a trovarci? "Sto pianificando un lungo viaggio in Italia, che rimando da anni per via del lavoro. Sono sicura che sarà indimenticabile. Non vedo l’ora di perdermi nella sua storia, arte e bellezza".
Parlaci un po’ di te. Che bambina e adolescente eri? Hai sempre sognato di fare l’attrice? "Vengo da İzmir, sono una vera ragazza dell’Egeo. Sono cresciuta in un quartiere caldo, circondata dalla natura. Sì, fin da piccola ero incantata dalla natura. Ascoltavo gli alberi, il vento, gli uccelli, e cantavo con loro. Ho avuto una famiglia allegra e un’infanzia piena di avventure, da piccola ho iniziato a scrivere poesie, ero una bambina molto emotiva e sognatrice".
Cosa sognavi? "Scrivevo storie, le recitavo da sola, e sognavo di diventare una cantante. Ero una di quelle bambine che cantano sempre. A scuola ho coltivato le mie passioni, ho continuato a scrivere e recitare. Quel sogno nato dopo aver visto Müşfik Kenter si è realizzato: ho superato gli esami del conservatorio e ho iniziato a studiare teatro. Recito in modo professionale dal 1997, e ne sono grata ogni giorno".
Se non fossi diventata attrice, cosa faresti oggi? "Probabilmente sarei una musicista o una psicologa. Nel 2020 ho ripreso a occuparmi di musica e ho pubblicato due singoli. Ho lavorato con musicisti straordinari, e continuo a creare... la musica mi fa sentire libera e felice".