Cosenza, parla la donna segregata in casa dall'ex: "Lui minacciava i miei figli"
Arrestato un 55enne che avrebbe rinchiuso e drogato in casa la sua ex compagna. A Pomeriggio Cinque, le parole della vittima: "Se mia madre non fosse andata dai carabinieri, forse sarei morta"
A Luzzi (Cosenza), è stato arrestato un uomo di 55 anni con le accuse di sequestro di persona e atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.
La donna di 30 anni sarebbe stata sequestrata in casa dall’uomo in seguito alla sua decisione di terminare la loro relazione. La donna aveva già denunciato l’uomo per comportamenti persecutori.
Il 7 gennaio, la madre della vittima aveva denunciato la scomparsa della figlia ai carabinieri e questo ha dato inizio alle indagini. La donna è stata ritrovata dai carabinieri in una soffitta nell’abitazione del suo ex compagno.
Ai microfoni di Pomeriggio Cinque, la donna ripercorre i comportamenti violenti dell’uomo: “L’ho conosciuto perché io avevo degli animali e lui è un macellaio. Nel primo anno credevo in quell’amore, ma poi si è trasformato in violenza. Mi chiudeva nella stanza, mi maltrattava e mi minacciava. Lui minacciava i miei figli e io per loro darei la vita. Io volevo lasciarlo, ma lui mi minacciava, mi diceva che mi avrebbe rovinato la famiglia. Quando ho conosciuto il mio nuovo avvocato, ho deciso di lasciarlo. E ho detto basta”.
La donna di origini polacche racconta la violenza che avrebbe subito nella sua casa del suo ex compagno: “Mi sono ritrovato lui dietro le spalle in un supermercato. Mi ha portato in macchina e mi minacciava. Arriviamo a casa sua e lui mi fa salire sopra una scala e mi mette in una soffitta. C’era il letto e il cibo e io gridavo che volevo uscire. Mi dà quattro compresse a forza. Ha iniziato a minacciarmi di morte e mi ha messo le mani al collo. Mia mamma subito ha avvisato i carabinieri. Se non era per mia madre, io forse ero morta”.